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Between 2011
Presentation PresentazioneAbstract: L’istituto che sogno comprenderebbe naturalmente ellenisti e latinisti, ma anche sumerologi e egittologi, ma anche slavisti, specialisti di hindi e bengali, sinologi, germanisti e romanisti, ma anche semitisti, uomini esperti delle letterature ugro-finniche, turco-mongole, dravidiche, senza dimenticare il giapponese! Nella storia delle letterature tutto si tiene, e nessuno potrà mai comprenderne una, dico comprenderla, se non possiede qualcosa in più di semplici nozioni su un numero abbastanza grande di altre letterature . Per paradosso, questa celebre utopia immaginata quasi mezzo secolo fa da René Etiemble (Comparaison n’est pas raison 1963: 29) risulta oggi, nel tempo della globalizzazione e della società trasparente , ancora più remota – e forse anche più assurda – di allora: così che la radicalità del suo assunto di fondo appare quasi il retaggio di un sogno di universalismo e di panlogismo ormai dileguato. A dispetto di quanto si era augurato, con cauto ottimismo, Claudio Guillén nella sua fortunata summa introduttiva (Entre lo uno y lo diverso 1985-2005: passim), la comparatistica degli ultimi decenni non sembra, infatti, avere imboccato con decisione la strada maestra che la storia – storia di muri caduti e di interconnessioni planetarie – le indicava.
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