Traditional and digital representation as languages to analyse and design architecture Rappresentazione tradizionale e digitale come linguaggi per l’analisi ed il progetto d’architettura

If we think to the relationship, or rather to the state of necessity, which unites the architectonic figuration with the survey and the project, we can easily explain the interests that have characterized the evolution of methods and geometric rules for representing: the architectonic forms and the frameworks that we know come up as a consequence of the operative necessities of representation and geometric rules, in the sense that those forms and frameworks properly belong to the universe of their possibilities. The computer language can have the same role that the traditional representation has had in the past, namely it can help the generation of architectonic forms, becoming an active factor both for the creation of new dispositions for the projects both for the definition of new research methodologies, or of methodologies, canonical for the digital representation. Se pensiamo allo stato di necessità che unisce la figurazione architettonica col rilievo ed il progetto, facilmente riusciamo a spiegare gli interessi, che nel tempo hanno caratterizzato l’evoluzione dei metodi per rappresentare: le forme architettoniche ed i loro assetti nascono per l’operatività della rappresentazione, ne sono una conseguenza diretta, nel senso che quelle forme e quegli assetti appartengono precisamente all’universo delle sue possibilità. Il linguaggio informatico può svolgere lo stesso ruolo che la rappresentazione ha avuto in passato, può, cioè, favorire lo studio di nuove forme e diventare fattore attivo sia per l’analisi e l’ideazione delle disposizioni architettoniche, che per la messa a punto di inedite modalità espositive, o di modalità, per così dire, canoniche della rappresentazione digitale.