%0 Journal Article %T La non-fiction al bivio %A Andrea Rondini %J - %D 2016 %R http://dx.doi.org/10.13138/2037-7037/1602 %X Come noto, il Premio Nobel per la Letteratura del 2015 ¨¨ stato vinto da Svetlana Aleksievi£¿, i cui libri sono a buon diritto ritenuti esempi di non-fiction. Si potrebbe considerare il prestigioso conferimento un evento-simbolo per la storia delle scritture non finzionali, una sorta di consacrazione definitiva per questo genere, da qualche anno ormai oggetto di numerose analisi critiche e dotato di un suo posizionamento di mercato (e presente anche nel cinema: si pensi ad autori come Frederick Wiseman, Roberto Minervini o al genere mockumentary. Peraltro gi¨¤ nel 2014, in Italia, il Premio Strega era stato vinto da un testo che si muoveva tra non-fiction e autofiction, Il desiderio di essere come tutti di Francesco Piccolo6. Ancora pi¨´ significativo il fatto che, come ricorda Milanesi nel suo intervento, proprio un testo non-fiction ¨¨ stato portato ad esempio di grande romanzo (romanzo, si badi) italiano, vale a dire Patria di Enrico Deaglio. Non tutti sono per¨° d¡¯accordo sulla appartenenza della nonfiction all¡¯establishment letterario, se Roberto Saviano, scrivendo con evidente simpateticit¨¤ del Nobel conferito alla scrittrice bielorussa, ancora lamenta la non completa accettazione del genere, riprendendo esplicitamente alcune riflessioni di Philip Gourevitch e Gay Talese %U http://riviste.unimc.it/index.php/heteroglossia/article/view/1602