%0 Journal Article %T Sconfinamenti: Hannah Arendt e G¨¹nther Anders tra vita e pensiero %A Natascia Mattucci %J - %D 2017 %R http://dx.doi.org/10.13138/2037-7037/1733 %X L¡¯esperienza e la percezione del confine rappresentano descrizioni che aderiscono quasi alla perfezione alla vita e al pensiero di due grandi protagonisti del secolo scorso come Hannah Arendt e G¨¹nther Anders. L¡¯ipotesi di lettura di questo breve contributo ¨¨ che la pi¨´ evidente tangenza tra i due pensatori sia la pratica dello sconfinamento come attraversamento degli steccati e delle barriere, certo geografici, ma soprattutto disciplinari. La percezione dei confini si ¨¨ tradotta per entrambi in un bisogno profondo di comprendere un mondo, divenuto estraneo e inabitabile, per mezzo del libero attraversamento delle discipline. Oltre che nell¡¯andirivieni da ambedue compiuto tra analisi fenomenologica e giornalismo filosofico, lo sconfinamento appare vistoso nell¡¯impiego delle fonti letterarie. La letteratura ha esercitato una forte capacit¨¤ attrattiva sui due pensatori: se Anders a tratti veste i panni del critico letterario e persino dello scrittore, oltre che appassionato di musica e arti visive, Arendt colleziona opere letterarie in un museo immaginario che funge da strumento di conoscenza imprescindibile quando si tratta di ¡°comprendere¡±. C¡¯¨¨ un legame, in attesa di essere ulteriormente esplorato, tra etica, immaginazione ed espressioni artistiche che Arendt e Anders hanno colto nel tentativo di comprendere i drammi novecenteschi muovendosi con disinvoltura tra confini disciplinari. La loro intuizione apre sentieri di ricerca inediti per ripensare la memoria nell¡¯epoca della sua riproducibilit¨¤ tecnica che andranno percorsi in futuro %U http://riviste.unimc.it/index.php/heteroglossia/article/view/1733