%0 Journal Article %T COMPETENZA PRAGMATICA IN ITALIANO L2: LĄŻUSO DEI SEGNALI DISCORSIVI DA PARTE DEGLI APPRENDENTI CROATI %A Magdalena NigoeviŁż %A Patricia SuŁżiŁż %J Italiano LinguaDue %D 2012 %I Universit¨¤ degli Studi di Milano %R 10.6092/2037-3597/1917 %X Questo contributo esplora la produzione dialogica in italiano da parte degli apprendenti di lingua materna croata con lĄŻobiettivo di determinare la loro competenza interazionale e pragmatica in italiano L2. Particolare attenzione si ¨¨ rivolta ad un aspetto caratteristico della produzione dialogica, ai segnali discorsivi espedienti dialogici per eccellenza. I parlanti nativi usano segnali discorsivi con una vasta gamma di funzioni dialogiche, mentre lĄŻacquisizione dei segnali discorsivi italiani ¨¨ un territorio relativamente inesplorato e i segnali discorsivi vengono raramente insegnati. in maniera esplicita. La capacit¨¤ di riconoscere e utilizzare i segnali discorsivi italiani adeguatamente, vale a dire secondo le loro funzioni pragmatiche, rivela il livello della competenza pragmatica dellĄŻapprendente di una lingua straniera. Ai fini dello studio presente, gli apprendenti di italiano sono stati classificati in diversi gruppi in base alla durata dellĄŻ istruzione (principianti, intermedi, avanzati) e/o al tipo di ambiente di apprendimento (studenti universitari, corsi di lingua straniera, Ą°full immersionĄą). LĄŻanalisi si ¨¨ concentrata maggiormente sulla frequenza dĄŻuso e su alcune funzioni dei segnali discorsivi italiani adoperati. Lo scopo di questo studio era quello di esaminare la differenza tra lĄŻuso dei segnali discorsivi relativo ai diversi livelli e ambienti educativi della lingua italiana da parte degli apprendenti croati di italiano L2 e di osservare le caratteristiche di una possibile influenza derivata dal L1. Pragmatic competence in Italian L2: the use of discourse signals in Croatian-speaking learners This contribution explores the dialogue production of Croatian-speaking learners of Italian as a second language (L2) with the objective to determine their competence in L2 interactions. Special attention is paid to one particular aspect of dialogue production, discourse markers -dialogical expedients par excellence. Native speakers use discourse markers for a wide variety of dialogue functions, while the acquisition of (Italian) discourse markers is a relatively unexplored area and discourse markers are hardly ever explicitly taught. The ability to recognize and use Italian discourse markers correctly, in terms of their pragmatic functions, reveals the learnersĄŻ pragmatic competence. For this particular study, the learners of Italian were classified in different groups according to length of instruction (basic, elementary, advanced) and/or type of learning environment (university students, foreign language courses, Ą°full immersionĄą). The %U http://riviste.unimi.it/index.php/promoitals/article/view/1917