%0 Journal Article
%T Philosophy and dance conversing. When philosophy enlightens dance as concept of being and experience of the divine Filosofia e danza in dialogo. Quando la filosofia illumina la danza come pensiero dell'essere ed esperienza del divino
%A Clara Sinibaldi
%J Danza e Ricerca : Laboratorio di Studi, Scritture, Visioni
%D 2009
%I University of Bologna
%X In questo saggio dialogano due forme di sapienza, quella del filosofo e quella della ballerina. Due sapienze solo apparentemente lontane. LĄŻuna, espressa con il linguaggio filosofico del primo Maurice Merleau-Ponty; lĄŻaltra guadagnata nella pratica del balletto classico della ballerina francese Mireille N¨¨gre. Le riflessioni ed i percorsi di ricerca dei protagonisti di questo dialogo virtuale ruotano intorno ad un nodo tematico affascinante e misterioso: il corpo di Ges¨´ di Nazareth e il corpo della ballerina che danza comunicano la medesima esperienza, tracciano un movimento circolare che congiunge lĄŻumano e il divino, il cielo e la terra, il visibile e lĄŻinvisibile. Entrambi gli autori riconoscono che il corpo umano ¨¨ capace di Dio. Se lĄŻincarnazione di Ges¨´ ¨¨ lĄŻattuazione di una relazione orizzontale tra uomo e Dio, la danza pu¨° essere vissuta come esperienza di un autentico ed ineffabile incontro con lĄŻassoluto che si dispiega misteriosamente nel corpo che danza. In this essay we have two forms of wisdom conversing, on one hand the philosopherĄŻs and on the other the dancerĄŻs. Two wisdoms only apparently distant. The one, expressed through the philosophical language typical of the early Maurice Merleau-Porty; the other gained through the practice of classical ballet typical of the French dancer Mireille N¨¨gre. The reflections and the research paths carried out by the main characters of this virtual conversation revolve around a fascinating and mysterious thematic knot: the body of Jesus of Nazareth and the body of the dancer express the same experience, they trace a circular movement that joins human and divine, sky and earth, visible and invisible. Both authors recognize that the human body is capable of God. If the incarnation of Jesus stands for the implementation of a horizontal relationship between man and God, dance can be then experienced as a real and ineffable encounter with the absolute that mysteriously unfolds in the dancing body.
%U http://danzaericerca.unibo.it/article/view/1621